Mondovi ha un prezioso patrimonio barocco, il principale artefice fu l'architetto monregalese Gallo.
Francesco Gallo (1672-1750) fu interprete di un barocco "sabaudo" e misurato, con la predilezione per il cotto; progettò oltre 80 edifici in provincia di Cuneo, principalmente ospedali e chiese; tra opere proprie e interventi, rinnovò radicalmente Mondovi, trasformandola in un importante centro del barocco piemontese e rendendo la una tappa imprescindibile con la cupola ellittica più grande del mondo del vicino Santuario di Vicoforte.
Sulle tracce di Gallo ritroviamo il non meno pervasivo Vittone.
Su disegni del primo, Vittone diresse la realizzazione dell'altare maggiore e del presbiterio in marmo del Duomo di San Donato (progetto del Gallo del 1739, con l'incursione nel rococò della Cappella del Suffragio).
Nel 1755 Vittone risolse, con una complessa cupola ottagonale, l'annosa questione dell'illuminazione della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, dopo l'ampliamento barocco del Gallo.
Ritroviamo le due firme nella ristrutturazione della Reggia di Valcasotto, residenza sabauda (patrimonio Unesco). Infine, Vittone subentrerà al Gallo per completarne l'imponente e costosa Chiesa di S. Filippo (1757) e relativo convento (1769).
Per concludere il percorso barocco, pur esulando dai due architetti, non si può dimenticare la Chiesa' della Missione (1676); al suo interno "il trionfo dell'illusione" nelle straordinarie de
corazioni pittoriche e nella macchina d'altare di Andrea Pozzo.